
Molti si chiederanno che differenza ci sia rispetto ad un corso triennale normale o che innovazione porti alla formazione professionale. Per comprendere il tutto abbiamo intervistato chi "ha le mani in pasta" nel corso: docenti e alunni.
La Responsabile di Corso Chiara Camia ci spiega che il percorso prevede una sostanziale revisione della didattica ed un completo ripensamento dell'organizzazione delle attività: "Le metodologie dell'Alternanza Scuola Lavoro e dell'Impresa Formativa Simulata sono molto belle e hanno potenzialità enormi, tuttavia, la loro messa in pratica comporta un grandissimo sforzo da parte dei formatori per mantenere sempre alta la motivazione dei ragazzi".
Su cosa in particolare si deve lavorare in classe?
"Su quelle che sono chiamate Competenze Chiave, cioè sulla comunicazione, sul lavoro di gruppo, sulla costruzione di una progettualità professionale" continua Chiara Camia, "una bella sfida, insomma!"
Parlando con i ragazzi abbiamo chiesto quali fossero gli aspetti più belli del corso: "le tante ore in laboratorio" ci ha detto Valentina B., mentre Federica sottolinea "lo stare con i compagni e il lavorare in gruppo", Mattia precisa che "noi siamo un gruppo di lavoro, non una classe, quindi lavoriamo in modo diverso". Francesca è molto contenta del fatto che "già dal prossimo anno faremo lo stage e quest'anno avremo modo di sperimentarci concretamente attraverso l'apertura del nostro salone". Sandra apprezza molto "l'organizzazione del corso e la corretta alternanza tra ore di lezione in aula e ore di pratica in laboratorio".
Quali sono gli aspetti che meno vi piacciono del corso?
Federica e Micol, che amano i colori, preferirebbero un'aula un po' meno buia e con la possibilità di personalizzarla ridipingendola con colori più "glamour". Francesca, invece, sottolinea che l'essere un gruppo di lavoro alcune volte fa emergere difficoltà: "Non sempre si va d'accordo"; infine Anna ammette che "siamo lenti nei lavori di pratica perché non sempre ci impegniamo a sufficienza".
Cosa vi aspettate di imparare dal corso?
Anna risponde per tutti: "Vogliamo imparare il mestiere dell'acconciatore per essere pronti ad affrontare il mondo del lavoro".
Abbiamo intervistato anche Elisa Occhetti, orientatrice del corso, per chiederle il suo punto di vista.
Cosa è veramente innovativo in questo percorso?
"Il rapporto con le aziende: per la prima volta entrano in azione già in fase di progettazione, abbiamo infatti tre Aziende Madrine che ci guidano, ci aiutano e ci indicano quali sono le competenze veramente necessarie al mondo del lavoro. Abbiamo contattato diversi saloni per poter effettuare visite e per poter chiedere testimonianze in classe. Mi hanno stupito la prontezza e l'entusiasmo con cui hanno risposto alle nostre richieste e ci hanno invitati con gioia a visitare le loro strutture".
Il lavoro da svolgere nel secondo quadrimestre sarà impegnativo, ma formatori e alunni sono pronti ed entusiasti di continuare questa bella sperimentazione.
Elisa Occhetti, Uff. Progettazione
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