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Mercoledì, 15 Novembre 2017 12:08

PROGETTO STEM “D’ESTATE M’IMBALLO”: un nuovo modo di fare orientamento

Orientare con successo partendo da… un grappolo d’uva! Potrebbe essere così sintetizzato STEM “D’estate m’imballo”, un progetto che ha coinvolto in settembre 14 ragazzi che stavano per iniziare la 3^ media.

Il progetto, di cui il Liceo Scientifico “L. Cocito” è stato capofila, ma a cui APRO Formazione ha dato un notevole supporto in fase di progettazione, ha portato i ragazzi, divisi in due squadre, a sfidarsi nella realizzazione di un prototipo di imballo per snack a base di acini di uva fresca.

 

Per portare a termine il loro compito, i ragazzi hanno visitato numerosi Istituti di Alba e toccato con mano quale apporto le materie lì studiate potevano dare alla realizzazione del progetto.

Dopo un approfondimento sulla coltivazione e raccolta dell’uva, a cura ovviamente della Scuola Enologica, i ragazzi hanno continuato la loro sfida all’Istituto Piera Cillario Ferrero, dove hanno indagato i migliori metodi di conservazione del prodotto in base ad imballi e temperature di conservazione differenti.

E poi via al Liceo Scientifico per un approfondimento di fisica, al fine di determinare la forma migliore per l’imballo in termini di lotta agli sprechi e contenimento dei costi di produzione, seguito dalla tappa al Liceo Artistico per studiare aspetto e grafica dell’involucro.

I ragazzi sono arrivati quindi a dover stabilire il prezzo finale dello snack, allo scopo di rientrare dei costi di produzione e di trarne un guadagno ragionevole, attività che è stata condotta sotto la guida dei docenti dell’IIS Einaudi.

 

È stata quindi la volta, al settimo e ottavo giorno, di APRO Formazione. Qui sotto la guida di Andrea Rolfo, i ragazzi hanno adattato la forma dell’involucro alle necessità della stampa 3D, realizzando l’imballo dapprima su Solidworks, un software CAD che permette la costruzione di oggetti tridimensionali. I progetti sono poi stati inviati alla stampante 3D, che ha destato grande meraviglia nei ragazzi.

L’ultimo giorno del progetto i ragazzi sono infine tornati all’Umberto I per presentare le creazioni delle due squadre e conoscere il vincitore della sfida.

Aldilà della vittoria o meno, in una gara che è stata combattutissima fino alla fine, i ragazzi hanno di certo iniziato la 3^ media con una maggiore consapevolezza di cosa i diversi Istituti albesi possano offrire loro. Il fatto di essere poi stati accompagnati per l’intera durata del progetto da allievi più grandi delle rispettive scuole, in qualità di peer mentor, ha permesso loro – tra un’attività e l’altra – di informarsi in modo più approfondito sulle diverse scuole e siamo quindi certi che la loro scelta per il prossimo anno sarà più consapevole e meno influenzata da amicizie e/o da (pre)giudizi sui vari istituti o pregiudizi di genere.

Del resto, il carattere innovativo del progetto in termini orientativi e di promozione delle STEM (in particolare tra le ragazze) era stato notato anche dal MIUR stesso; nella classifica nazionale dei progetti finanziati dal bando Ministero delle Pari Opportunità “D’estate si imparano le STEM”, “D’estate m’imballo” si era classificato al 21° posto su 1023 progetti totali!

 

“Da tutor del progetto” – conclude Sara Bertolusso “posso aggiungere che l’entusiasmo dei ragazzi e la loro buona volontà hanno giocato sicuramente un ruolo importante per la riuscita delle attività previste nel progetto. Un grazie anche ai genitori, che nonostante l’inizio dell’anno scolastico, si sono prodigati per accompagnare i ragazzi con puntualità nelle varie scuole albesi. E naturalmente ai docenti che hanno accolto la sfida mostrando professionalità e passione. Credo siano questi gli “ingredienti” che fanno di un’ottima progettazione, un’ottima esperienza!”.

 

Leggi anche il diario del progetto realizzato – giorno per giorno – da Elisabetta Bo, peer mentor del Liceo Scientifico: http://www.liceococito.gov.it/category/stem/

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